La mente e lo stato intermedio fra essere e non essere... - Così parlò Nisargadatta Maharaj

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Ogni cosa esiste nella mente ...

– La maturità spirituale sta nell’essere pronti a lasciar andare ogni cosa. Questa rinuncia è il primo passo. Ma la vera rinuncia consiste nel rendersi conto che non c’è niente a cui rinunciare, perché nulla ti appartiene. E’ come il sonno profondo: non rinunci al letto quando ti addormenti, lo dimentichi soltanto.


– Quando conosci la mente e i suoi poteri miracolosi e rimuovi quello che l’ha avvelenata – ossia che sei una persona separata e isolata – lasci che essa si dedichi in tutta tranquillità alle faccende quotidiane.


– Quando non chiedi niente né al mondo né a Dio, quando non vuoi nulla, non cerchi nulla, non attendi nulla, allora lo Stato Supremo verrà da te inaspettatamente, senza che tu l’abbia invitato!


– Il desiderio di verità è il migliore fra tutti, ma è pur sempre un desiderio. Tutti i desideri devono essere abbandonati perché la Realtà affiori. Ricordati che tu sei. Ecco il tuo capitale con cui puoi lavorare. Fallo circolare e ne trarrai notevole profitto. Quando incontri il dolore, la sofferenza, stai lì, non andartene. Non precipitarti ad agire. Non sono né il sapere né l’azione che possono veramente aiutare. Stai insieme al dolore e metti a nudo le sue radici. Il vero aiuto è aiutare a capire.


– Il mondo e la mente sono stati dell’essere. Il Supremo non è uno stato. Pervade tutti gli stati, ma non è una condizione di qualcos’altro.


– Solo quando sarai libero dal mondo potrai fare qualcosa per aiutarlo.


– Il mondo è appeso al filo della coscienza: se non c’è la coscienza non c’è nemmeno il mondo.


– L’unica prova che Dio esiste sei tu. Non può essere diversamente, perché per porre qualsiasi domanda su Dio, tu prima devi esserci.


– Nessun sforzo di logica o di immaginazione potrà farti cambiare l’”Io sono” in “Io non sono”. Proprio negando il tuo essere, lo affermi. Quando ti rendi conto che il mondo è una tua proiezione, sei libero dal mondo.


– L’uomo realizzato sa quello che gli altri conoscono per sentito dire, ma non hanno mai sperimentato direttamente. Intellettualmente sembrano convinti, ma nei fatti non possono fare a meno di mostrare la loro schiavitù…


– In realtà non c’è nessun corpo, né un mondo che lo contiene; esiste solo una condizione mentale, uno stato simile al sogno, facile da abbandonare quando si mette in discussione la sua realtà.


– Ogni cosa esiste nella mente; anche il corpo è l’insieme di un’infinità di percezioni sensoriali che si integrano nella mente, e ogni percezione è uno stato mentale … Sia la mente che il corpo sono stati intermittenti. Il sommarsi di questi momenti di percezione crea l’illusione dell’esistenza.


– La mente non può sapere quello che c’è aldilà della mente, ma quello che sta aldilà della mente conosce la mente.


– La fine del dolore non è nel piacere. Quando ti rendi conto di essere aldilà del piacere e del dolore, in disparte ed inattaccabile, allora smetti di inseguire la felicità e se ne va anche il dolore che ne consegue. Perché il dolore anela al piacere e il piacere finisce inesorabilmente nel dolore.


– La sofferenza è interamente dovuta al fatto che ci attacchiamo a qualcosa oppure facciamo resistenza a qualcos’altro; è segno che non abbiamo voglia di muoverci, di fluire con la vita. 



Alcune frasi di “L’eterna saggezza di Sri Nisargadatta Maharaj” di Robert Powell (ed. Aequilibrium – traduzione Isabella di Soragna)