Filosofia teosofica e l'incontro tra religione e scienza


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L’antropologo-teosofo  prof.  Bernardino del Boca scrisse  a pag. 300 del suo libro “La casa nel tramonto” ed.  1980:

 
“Milano, 8 giugno 1978:  stanotte mi sono trovato davanti all’Hotel Kazakhstan di Alma-Ata, la capitale della  Repubblica Sociale Sovietica del Kazakhstan. Un enorme albergo a grattacielo che domina la città e le colline. Vicino a me c’era un giovane sconosciuto. Non era né un  russo né un asiatico. Mi indicava il cielo dove, diceva, doveva apparire un UFO. I suoi occhi chiari brillavano volti al cielo che scuriva velocemente e stava riempendosi di stelle. E’ il giovane che potrebbe continuare la mia ricerca, il mio lavoro per il nuovo piano di coscienza.”
 
E’   Grigorij  Grabovoij il continuatore delle ricerche di Bernardino  del Boca ?
 
Grabovoij nasce nel 1963 e perciò  nel 1978  aveva 15 anni; è nato e vissuto da giovane in Kazakhstan, nazione che non è né russa né asiatica;  le sue particolari doti telepatico-chiaroveggenti-spirituali sono spesso considerate derivanti da intelligenza extraterrestre e  i suoi occhi di colore marrone sono  chiaro-veggenti.
Bernardino  del Boca ha anch’egli manifestato fin da bambino doti di telepatia-chiaroveggenza-spiritualità;  si è interessato  a intelligenze  da lui definite  “Delle Strade Alte”  che  ha  chiamato Zoit, ovvero   un nome che ricorda un  particolare suono qui http://www.teosofia-bernardino-del-boca.it/categorie/la-vita-e-universo/;  ha scoperto  ed evidenziato  vari  errori scientifici (scienze mediche, genetiche, finanziarie  ecc.) proponendo  possibili soluzioni,    - quali, ad esempio,  nel campo medico  l’ascolto  del vissuto  delle persone  ecc. -     e ha più volte ricordato  la necessità di  unire ricerche spirituali e scientifiche.
 
Scrisse infatti B. del Boca nel suo libro “La  Dimensione Umana” ed. 1971:  “ Finché non sarà fatta una sintesi tra i vari rami della scienza, e non si sarà sottoposta questa sintesi alla luce della spiritualità, il fenomeno umano non potrà essere compreso nella sua finalità e nemmeno nella sua espressione individuale” http://www.teosofia-bernardino-del-boca.it/
 
Grabovoij considera  il  fisico  ed esperto di cabala  Gian Piero Abbate, con il quale ha  tenuto  recentemente un webinar  http://www.artinmovimento.com/grigori-grabovoi-e-il-dott-abbate-domani-una-videoconferenza-alle-13-45/ ,  la persona che meglio può rappresentarlo.
Il  dott. Abbate  http://www.dottabbate.it/,  in un altro suo webinar ha affermato che  considera   Masaru Emoto,  per aver dimostrato  l’influenza del pensiero sull’acqua, e  il medico R.G. Hamer, per le sue scoperte  sugli  effetti  degli shock emozionali,    due “apripista”  utili alle ricerche   sulle  relazioni esistenti  tra spirito-psiche-corpo-materia.
Nel corso della conferenza del dr. Stefano Candela su Grabovoij  il dr. Abbate – a 32’ ca – ha affermato  che che la scienza ha scoperto che sta cambiando la struttura della materia, fatto mai accaduto  prima d’ora – qui https://www.youtube.com/watch?v=zy3GBrhoPks
 

 
Arkadij Petrov, autore di best-seller di fama mondiale, scrive a pag. 222 del suo libro “Salva te stesso”: “ dato che Grigorij  Petrovic Grabovoij ha svolto un ruolo determinante nella mia vita devo presentarlo in modo adeguato.  Lo faranno meglio di tutto degli estratti dal libro di Vladimir Sudakov “Il fenomeno del millennio Grigorij Grabovoij ”, pubblicato nel 1999 “:  
 
“... quando  era un bimbetto  non sapeva ancora parlare ma capiva di che cosa parlavano gli adulti (ancora oggi comprende gli stranieri grazie alla telepatia). Da quando aveva cinque anni vede il futuro. ...all’epoca naturalmente lui non attribuiva alcuna importanza al suo dono, supponeva che fosse indispensabile per vivere e lo avessero tutti... sin dall’infanzia Grabovoij  comprendeva le intenzioni degli animali e poteva controllarli con la sua influenza telepatica.... negli ultimi anni  Grigorij parla sempre più spesso di come salvare dalle catastrofi non singole persone ma il mondo intero....   stupiti, i dirigenti dell’aviazione, si chiedevano    come facesse una persona così giovane, senza particolare conoscenza dell’ingegneria aerea a vedere a distanza l’interno di un aereo e per di più ad individuare la fonte dei problemi: il computer, il carrello, un trasformatore, un tubo del carburante. Per di più quel giovanotto in apparenza ancora molto inesperto individuava i malfunzionamenti senza uscire dal suo studio, gli era sufficiente conoscere il numero dell’aereo.
 
Scrive Petrov a pag. 234: “Quello che fa G.P. Grabovoij è del tutto coerente con le tesi e i dati scientifici già numerosi, ma in più si può dire che in precedenza non si erano mai riscontrate in una sola persona una simile potenza psichica e tali facoltà extrasensoriali. Ma il fenomeno dell’accademico Grabovoij non si conforma al letto di Procuste della scienza ortodossa. Infatti oltre ad affermare che nell’Universo esistono diverse realtà, tra cui alcune spirituali, non manifeste, Grabovoij ha dimostrato in modo del tutto  convincente come influiscono sulla nostra vita. La materializzazione e la dematerializzazione degli oggetti, la telepatia, la guarigione di malati senza speranza, tra cui persone con il cancro o l’AIDS, e per finire la resurrezione dei morti, avvenuta in presenza di esperti, la rigenerazione di  organi mancanti, non sono illazioni di persone con troppa immaginazione, ma il lavoro quotidiano di un uomo straordinario che non ha cercato di apparire sugli schermi televisivi e non si è adoperato per procurarsi una fama  insalubre. Grabovoij ha semplicemente  creato una Nuova Relatà nell’ambito della conoscenza, una realtà in cui scienza e religione non confliggono nello sforzo insensato di monopolizzare la verità, ma si coalizzano per raggiungerla.”
 
e  a  pag. 363 : “ A suo tempo fu proprio Engels ad affermare che a ogni importante scoperta scientifica la filosofia dev’essere rivista. Oggi noi dobbiamo riflettere su moltissime scoperte e costruire una nuova “dialettica della natura”.

Il dilemma fondamentale della filosofia, se venga prima la materia o l’idea, è caduto da solo. Ci sarà qualcosa al suo posto? Ed è proprio necessario che ci sia? Inoltre: che cos’è la vita? E’ soltanto “un modo di esistere di corpi costituiti da proteine” o possiede altre forme?

Per esempio, quando si dice che una certa idea è sopravvissuta al suo tempo, a che cosa ci troviamo di fronte, a una metafora banale o a un’ulteriore testimonianza dell’eterna lotta tra la vita e la morte? E così via.

Negli ultimi secoli la scienza ha liquidato in modo troppo categorico “gli spettrali ambiti ultraterreni”, Il perchè è comprensibile: le questioni di luce e tenebre, bene e male, Dio e diavolo, sono monopolizzate dalle religioni del mondo, le cui gerarchie hanno perseguitato con accanimento chiunque osasse intraprendere ricerche indipendenti su problemi spirituali per affermare qualcosa d’innovativo in questo campo.  Per questo motivo “i dissidenti” che cercavano conoscenze non ortodosse preferivano il segreto, codificavano i loro testi con metafore che nemmeno Dante sarebbe stato capace di decifrare.
Le opere degli alchimisti, degli astrologi, dei rosacrociani e di altri massoni sono molto curiose dal punto di vista storico, ma estrapolare da esse quel granello di verità che darebbe un aiuto fondamentale alle persone nelle loro disgrazie, e non parliamo di consolazione, è lo stesso che cercare una perla nell’oceano. Lo impediscono la segretezza, l’ermeticità, l’oscurità intenzionali di queste correnti, di queste scuole e di queste discipline. Forse qualcuna di queste opere a un qualche livello contiene il segreto dell’Essere. Al momento è presto per parlarne, o forse è già tardi, poiché sta sorgendo una nuova conoscenza.

Una cosa è chiara: nella conoscenza dell’uomo, della natura, del passato e del futuro gli esoterismi a noi noti non sono usciti dall’ambito delle concezioni della scienza a loro contemporanea. Non ci addentreremo nelle tenebre della storia.

Prendiamo un esempio della fine del XIX secolo, la teosofia, che sosteneva di offrire una conoscenza di Dio onnicomprensiva, un’elaborazione della concezione universale per collegare la scienza alla religione. Vantava nomi che risuonano in tutto il mondo, Blavatsky, Steiner, Krishnamurti, e una scelta di discipline da cui avrebbero preso il meglio, induismo, brahmanismo, buddismo... , tramite il meccanismo della chiaroveggenza non è difficile verificare quante cose i teosofi abbiano compreso e intuito nel modo giusto, ma purtroppo la coscienza comune non è preparata a recepire la conoscenza da loro conseguita .... La verità è nota già da tempo, non occorre cercarla, ma bisogna vivere secondo verità”
     
H.P.Blavatsky , sopracitata, co-fondatrice della Società Teosofica scrisse infatti  nel suo libro “Iside Svelata” del 1875 :  “ Scienza e Religione unite sono infallibili poiché l’intuizione spirituale supera le limitazioni dei sensi fisici. Separate, la scienza esatta respinge l’aiuto della voce interiore, mentre la religione diviene una teologia meramente dogmatica. In definitiva ognuna, lasciata a sé, non è che un cadavere senz’anima

 Paola Botta Beltramo

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