Addenda a "I Falsi Protocolli"... di Sergio Romano


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*Sergio Romano, studioso molto attento, ha di recente pubblicato il libro
dal titolo: I Falsi Protocolli. Una ragione per ri-pubblicare i Protocolli,
senza farsi perseguitare. In questo caso la definizione "falsi" è del tutto
pleonastica perché è la lettura stessa dei testi che induce il lettore a
riflettere sulla loro autenticità... Inizio questo mio intervento perché è
NECESSARIO comprendere il ruolo dell'informazione, intesa in senso attuale.


Ma i Protocolli non sono l'unico caso in cui una documentazione è stata
contestata. Molte sono le controversie sul passato ed anche al presente. A
cominciare dalla Bibbia e dai Vangeli. Sicuramente alcuni avvenimenti hanno
valore assoluto, a prescindere dalla loro autenticità cosiddetta "storica".
Il dialogo di Pilato con Gesù è sicuramente di valore assoluto, a
prescindere dal fatto che sia avvenuto o meno. Leggiamo dalla BIBBIA dei
Geovisti: Giov, 18,37: Perciò Pilato gli disse: Dunque, sei tu re? Gesù
rispose: Tu stesso dici che io sono re. [NOTA: E' da interpretare il
significato della parola: re e soprattutto il senso della frase. Infatti,
si dovrebbe tradurre...se lo dici tu..oppure: "lo dici tu NON io!"]
Prosegue Gesù: "Per questo sono nato e per questo sono venuto nel mondo,
per rendere testimonianza alla verità. Chi è dalla parte della Verità
ascolta la mia voce"*


*Pilato gli disse..." Che cos'è la verità? Domanda quanto mai precisa:
infatti se TU dici di testimoniare la Verità MI devi dire innanzitutto, se
sei onesto, che cosa intendi per VERITà. Come dimostra il fatto che questo
passaggio è il meno commentato dagli esegeti dei Vangeli!. Ma questo
dialogo trova nel cuore del XX secolo un altro formidabile interprete che è
Dostojewskij. Nel dialogo fra il Grande Inquisitore e Gesù che ritorna
sulla terra [ I fratelli Karamazov, ( 1879-1880)], il Grande Inquisitore
dice a Gesù: cosa sei ritornato a fare? Ci siamo NOI a difendere la Verità!
Geniale trasposizione della presunzione evangelica....che da dubbio diventa
asserzione violenta ed impositiva.Anche in questi casi ci troviamo
forzatamente dentro un bivio...ciò che è credibile NON è detto che sia
vero. 

Per fare un esempio: la copia in mio possesso dei Protocolli, ed.
1938, con commento di J.Evola, costituisce il 60mo migliaio.Ciò significa
che anche in Italia l'interesse per l'argomento è stato notevole. Voglio
ricordare quanto poco gli italiani amino la lettura. Da statistiche recenti
gli italiani sono il popolo che legge di meno e quelli che comprano i libri
è molto probabile che NON li leggano (siamo al 35 % dei lettori) pertanto,
una tiratura di 60.000 copie circa è una cifra molto significativa. In
questo caso qualsiasi tesi contraria cade nel vuoto. Ma c'è un altro
argomento di grande interesse. 

Consiglio la lettura di questo libro (ancora reperibile su Internet sia pure in edizione spagnola)..."Rapporto segreto da Iron Mountain sulla possibilità e desiderabilità della pace" edito in Italia da Bompiani nel gennaio 1968. Il commento di copertina è significativo:Tutto il mondo si domanda se è autentico o falso.

Se è autentico è agghiacciante, se è falso è feroce.IN OGNI CASO è VERO. Di
che si tratta? Di un convegno tenuto da un gruppo di studiosi ( chiamiamoli
Lorsignori..) che si sono riuniti in un luogo di villeggiatura a Iron
Mountain, USA. In questo convegno sono stati programmati tutta una serie di
interventi finalizzati alla diminuzione della popolazione mondiale. TUTTE
proposte che poi si sono realizzate! Ne ho lette alcune in un convegno
tenutosi a Ladispoli un anno fa e relativo alla tematica TRANSGENDER. Tutto
previsto negli anni sessanta negli USA. Allora? E' tutto falso? Non è
credibile.Non è pensabile.*
*IL PROCURATORE DELLA GIUDEA. Racconto pubblicato da Anatole France nel
1902; da allora, come commenta Leonardo Sciascia, ha avuto un destino di
splendido isolamento fino al 1920.. Riassumendo: un amico di Pilato, reduce
anch'egli dalla Galilea, incontra l'ex governatore della Galilea sui Campi
Flegrei, ed iniziano a parlare dei vecchi ricordi. Ad un certo punto
l'amico chiede...di Gesù..." Si faceva chiamare Gesù il Nazareno e fu
crocefisso (messo al palo) non ricordo per quale delitto. Ponzio, ti
ricordi di quest'uomo? Ponzio Pilato aggrottò le sopracciglia, si portò la
mano alla fronte come chi volesse ritrovare un ricordo. Poi, dopo qualche
istante di silenzio: Gesù? -Mormorò-Gesù il Nazareno? No, non ricordo." *
CONCLUSIONE: da Agata Piromallo, La Mito al Paradosso, le vie "altre" della
conoscenza. Shakespeare & Company, 1988. *Il profondo mutamento che i mezzi
di comunicazione di massa hanno operato nel nostro universo antropologico,
investe le stesse modalità con cui si organizzano i processi cognitivi
nell'impatto con un sistema informativo che nella molteplicità dei suoi
canali di trasmissione e dei SISTEMI SIMBOLICI nei quali si configura
sollecita un tipo di partecipazione completamente diverso da quello
richiesto dai saperi strutturati in senso tradizionale. *Ciò significa che
tutto ciò che fino a poco tempo fa era RACCONTO, MITO, favola, espressione
dialettica per favorire la comprensione, OGGI richiede altri sistemi di
comunicazione e quindi di comprensione. 

La verità non è più quella di una volta ed i criteri per appurarla (a parte la fisica post-quantistica) si esplica con altre modalità di comunicazione. Pertanto, vecchi criteri di Verità NON reggono più. 

Giorgio Vitali

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