"Le Origini Segrete della Razza Umana" - Recensione di Giuseppe Moscatello



"Le Origini Segrete della Razza Umana".  Questo il titolo dell’opera di Michael A. Cremo, tradotta da Giorgio Cerquetti per i tipi della OM Edizioni, l’articolo che leggerete invece nasce col puro scopo di divulgare le interessanti e fondate teorie dell’autore e per stimolare il lettore ad approfondire personalmente le sue tesi attraverso la lettura del suo voluminoso saggio.


   Quando compare l’homo sapiens sulla terra? Ossia il nostro più antico simile? I ritrovamenti di ossa con forma e caratteristiche riconducibili a quelle dell’uomo moderno oltre che vari utensili sono precedenti ai 200.000 anni, termine temporale posto dagli evoluzionisti (Corno d’Africa), attraverso i reperti si va indietro fino a 400 milioni di anni1. In realtà se si tenesse fede ai Veda la data andrebbe fissata a 2 miliardi di anni fa, l’inizio del corrente giorno di Brahma. I reperti ignorati dalla classificazione ufficiale vede i vari homo, australopithecus, habilis, erectus e Neanderthal, invece che in una evoluzione temporale alla conquista della posizione eretta, piuttosto come ominidi convissuti ai sapiens ma in seguito estinti. I paleo genetisti continuano a richiamare l’attenzione su passaggi evolutivi mancanti, che evidenziano salti evolutivi inspiegabili (anche per i vegetali di diffuso consumo), tant’è che il sapiens, risulta frutto di manipolazione genetica2.

   A sfavore della teoria darwiniana depone la statistica. Infatti considerando due miliardi di anni di tempo dalla comparsa della prima forma di vita, e guardando, ad esempio, il caso della coagulazione sanguinea, le probabilità che gli aminoacidi si formino e si combinino a fare le giuste proteine, per espletare le note funzioni complesse, si manifesta statisticamente impossibile, poiché il tempo per ottenere le combinazioni supererebbe quello disponibile. Il tutto poi casualmente. Tanto più che una volta realizzata la procedura corretta questa si sarebbe dovuta ripetere a scapito di quelle errate. Ma la vita, come la vediamo sul pianeta, si è organizzata in dinamiche ben più complesse (es. DNA) del processo di coagulazione. L’autore, quindi, dati alla mano, ci dimostra così che la vita non è legata al caso, e per l’impossibilità statistica che certe dinamiche avvengano e si ripetano al punto da prevalere su altre, viene così scartata l’ipotesi evoluzionista e la conseguente nostra provenienza dalle scimmie antropomorfe (primati).

    La storia della scienza compie nella metà del novecento una cieca virata verso il materialismo, abbandonando, nello studio della realtà universale, qualsiasi attenzione verso la metafisica e la spiritualità, intere generazioni di ricercatori sono istruiti a considerare che tutto sia composto da materia ordinaria regolata secondo le leggi del meccanicismo3.

   Ma la storia filosofica dell’umanità ci riporta un’altra rappresentazione della realtà, dell’universo e della sua creazione. L’autore passando in rassegna e comparando le cosmologie di svariati popoli dei continenti ottiene una trama analoga a quella della cosmologia dei Veda. In ordine incontriamo una Suprema Intelligenza Guida (Maha Visnu) che genera milioni di universi (galassie), quindi un Creatore o Demiurgo per ognuno di questi (Brahma per la Via Lattea), che a seguire crea i Deva, gli esseri celesti, gli esseri umani, animali, piante, spiriti, spettri, esseri inferiori e demoni; fino 8.400.000 “corpi” possibili, dai Deva ai microbi.

   Ecco che le antiche conoscenze dei popoli terrestri ci riportano ad un universo giammai composto di sola materia, bensì per lo più di spirito. Ma di cosa è composto un essere umano? L’uomo è fatto di materia, il corpo fisico, di mente, il corpo sottile o eterico e coscienza, ossia l’anima, lo spirito incarnato4.

   Tre gli elementi costitutivi quindi dell’essere vivente indicati dal nostro autore, non a caso Alfred R. Wallace (1823-1913) co-fondatore con Darwin della teoria evoluzionista si occupa di paranormale, ossia indaga parallelamente nel campo dello spirito e delle origini umane. Wallace ipotizza che alcune forze abbiano indirizzato il cammino evolutivo delle specie, una Mente originale dotata di Suprema Intelligenza ha, tramite la volontà, trasformato la materia e la forza nell’universo. L’orientamento positivista della filosofia della scienza ha però consentito solo alla teoria di Darwin di avere fortuna critica.

   Ma se c’è un’anima, va dimostrato, e il saggio di M. Cremo per buona parte si occupa di fare proprio questo, per dirimere qualsiasi dubbio in merito, riportando prove e testimonianze qualificate ed inoppugnabili del mondo paranormale, del resto la letteratura su questi fenomeni è sconfinata, tutte le antiche culture contemplano figure come lo sciamano, il guaritore, ecc; a riprova della capacita dello spirito incarnato e non incarnato di influenzare gli esseri viventi e la materia, eccone una rapida rassegna.  

   I medium, tanto per cominciare, fanno solo da tramite tra spiriti e umani, gli spiriti accordano ai medium questa facoltà di intermediari, la rassegna di fenomeni è estesa, tutti i fenomeni avvenuti in presenza di osservatori sono provocati dalla volontà dagli spiriti: il movimento di oggetti e più in genere interferenze sulla materia, tavoli o persone che levitano, penne che scrivono, interruttori che accendono o spengono luci, ecc.; oppure apparizioni di vario genere da sagome luminose evanescenti fino ad esseri risultanti densi al tatto, apparizioni di parti di un corpo, ad es. una mano che tocca i presenti ecc. Gli spiriti agiscono sulla realtà psichica e materiale tramite il pensiero che attua la loro volontà.

   Questa dinamica vale anche per gli esseri viventi, senza facoltà medianiche evidenti, che attraverso il pensiero influenzano al pari la realtà fisica e metafisica circostante, ad esempio riuscendo ad auto programmarsi inconsciamente (condizionando il proprio divenire corporeo e il proprio futuro esperienziale). Così anche gli esseri incarnati, senza intermediazione alcuna, riescono ad operare psichicamente, ecco dunque una rassegna di questi fenomeni.

   La trasmissione del pensiero, il fenomeno della telepatia, ove l’analogo apparato neurologico in due soggetti distinti funge da trasmettitore per uno e da ricevente nell’altro; il fenomeno della chiaroveggenza (non la divinazione che comporta l’intercessione di uno spirito),  quale capacità di conoscere eventi, luoghi o oggetti, a distanza5 e nel tempo, attraverso l’occhio della mente6, in questo caso il veggente rintraccia nell’infinito deposito eterico di memoria l’onda emanata da persone o cose e infine la figura nella propria mente; il fenomeno della psicocinesi, la facoltà di muovere gli oggetti e deformarli, ossia di applicare una forza d’intento che agisce sulla gravità e sulla coesione molecolare, un caso ancor più estremo è la capacità del pensiero di influenzare i generatori di numeri casuali (Random Number Generator), ove ognuno dei termini della coppia binaria 0 1 che in una serie si presenterebbero il 50% di volte, riportano invece percentuali differenti in funzione dell’intenzione del soggetto pensante.  

   L’esistenza dell’anima è accertata, ad esempio, nella reincarnazione, attraverso i casi di bambini che nei primi anni d’età ricordano la vita precedente, mentre le ipnosi regressive si spingono indietro sino ai ricordi fetali, prenatali.

   Gli esseri in vita raggiungono una propria consapevolezza, questa li accompagnerà dopo il trapasso, ma a causa (per esempio) dell’attaccamento essi rimangono vincolati alle cose terrene, ai propri cari, ai beni o a dei luoghi, questi esseri disincarnati restano come anime nella dualità e danno prova di intelligenza continuando ad avere contatto con i viventi. Così tra defunti e umani si hanno contatti, apparizioni con o senza la presenza di un medium; si conoscono anche casi di defunti che possiedono un vivente ossia occupano temporaneamente con la loro anima il corpo di un vivente, tra i casi di possessione c’è quella cosiddetta demoniaca, ossia l’anima che occupa il corpo è quella di un essere malvagio, inferiore, sono i casi oggetto di esorcismi ma riscontrati e risolti anche attraverso le ipnosi regressive.

   Data la visione cosmologica delle popolazioni terrestri che concordano sull’esistenza di infiniti universi abitati (gli “infiniti mondi” di G. Bruno) a questi va accordata la possibilità che siano abitati, bene le prove di vita extraterrestre non mancano di certo, benché un tacito accordo planetario e trasversale tenda da sempre a tacere la questione. Oltre agli innumerevoli avvistamenti, persino collettivi, vi sono casi di incontri con umanoidi e persino rapimenti di umani, esseri di tutte le fogge e dimensioni; d’altro canto gli indiani, negli antichi testi parlano con naturalezza di 400.000 specie umanoidi presenti solo nella Via Lattea, dei Deva e delle loro astronavi i Vimana.

   Ad ulteriore sostegno della fondatezza della natura spirituale preponderante della realtà universale, ulteriori esempi dell’azione dello spirito sulla grossolana materia sono le guarigioni. Spesso gli stessi medici curanti comprovano i casi diretti o a distanza, ove lo spirito incarnato (lo sciamano, il santo, lo yogi) miracolano in loro presenza o meno il malato, rigenerando ex nihilo integralmente un tessuto diagnosticato come totalmente compromesso. Oltre a queste vi sono le guarigioni procurate da esseri disincarnati, in questi casi il sofferente richiede con esplicita preghiera l’intervento dell’anima compassionevole, oppure quest’ultima agisce senza essere invocata, o ancora l’anima interviene in soccorso ‘richiamata’ da un intermediario, il medium appunto.

   Appartengono a questa categoria quelle anime compassionevoli che manifestandosi nella dualità guidano, confortano, miracolano gli individui e le cui apparizioni più note in occidente sono universalmente interpretate come mariane, mentre per le stesse in India si parla di avatar esseri esclusivamente spirituali che all’occorrenza e temporaneamente assumono un corpo luminoso, ossia visibile. La cultura cristiana popolare ha identificato come madonne gli esseri soprannaturali che dispensano tutt’oggi comprovati miracoli in tutti i luoghi di culto mariano alle persone meritevoli e pure di cuore.

    Un caso a parte sono le stigmate del Cristo che, sono sempre frutto dell’azione dello spirito sulla materia/corpo, ma sono la conseguenza di un’azione sinergica tra l’anima dello stigmatizzato e l’anima dell’essere incorporeo che lo coadiuva, si fa notare che i segni sul corpo variano in funzione dell’iconografia conosciuta dal ricevente (autosuggestione), mentre la sofferenza appare (a mio parere) piuttosto una beffa in contrasto con la promessa beatitudine.

   Altri fenomeni conosciuti e provati sono quelli della trasposizione suggestiva della madre sul feto, il caso principe è quello dei nei, ma spesso i nascituri riportano segni corporei ereditati dalle vite precedenti e trasmessi per mezzo del corpo eterico ancorato all’anima.

   Bene le prove dell’esistenza di un mondo spirituale ci sono tutte e pare che possano bastare, prima però di tornare alla questione dell’origine della razza umana e della vita, vi riporterò una mia considerazione a chiarimento delle dinamiche miracolistiche. Prenderò a riferimento un esempio “estremo”, quando uno spirito caritatevole, Madonna o Santo che sia, in un arco temporale mettiamo di 24 ore, realizza  il totale risanamento, ricostruzione, di un tessuto del corpo che, ad una precedente esame radiografico o tomografico risultava totalmente compromesso dalla più perniciosa cancrena, lo spirito non sta utilizzando di certo le proprie conoscenze mediche e tramite il pensiero gestendo passo per passo la rigenerazione dei tessuti.
    
Quanta conoscenza necessiterebbe un’operazione del genere: la complessità biochimica, le funzioni cellulari e istologiche, i vasi sanguigni, le terminazioni nervose che fanno capo ad altre aree dell’organismo, quanti specialisti occorrono solo per pensare i processi da realizzare. Ma nel caso del miracolo la funzione dei luminari la svolge questa conoscenza infinita che è stata già pensata, e in quanto pensiero/onda essa è ovunque nell’infinito spazio eterico, e la realtà che da essa si genera a sua volta la riflette all’infinito, le anime compassionevoli altro non fanno che armonizzare i flussi eterici indirizzando la loro volontà verso uno scopo specifico, la vibrazione/onda ricca di infinite informazioni conoscitive agirà sulla materia. L’Infinita Intelligenza Cosmica (ciò che è chiamato anche Dio) è ovunque. La creazione è quindi istantanea, si osservi il ragno che vomita e ingoia il filo che si materializza7 all’istante, all’occorrenza: Appena la sua volontà lo richiede esso appare alla sua coscienza, si crea. Quindi è la coscienza che crea trasformando l’etere in vortici stabili (particelle subatomiche) secondo le informazioni del pensiero/onda. Abbiamo così la risposta all’altro quesito, chi ha pensato tutto questo, chi ha elaborato questa conoscenza? Evidentemente un essere spirituale di somma intelligenza dalla cui coscienza sono scaturiti gli altri esseri, spirituali poi incarnati. Ancora la cosmologia indiana ci indica nei Deva, gli esseri di luce, le coscienze creatrici.

   Arriviamo dunque alle conclusioni di questo saggio, ovvero alla spiegazione di come l’uomo si è fatto carne, il nostro autore accoglie e ci indica la via del processo creativo descritto nelle cosmologie dei popoli. Il desiderio di individualizzarsi, il desiderio di assumere la posizione di fruitore indipendente da parte dello spirito, comporta la sua separazione dall’Unità dello Spirito Universale, il Sé cosciente supremo. Poiché non si può assumere questo dominio nel regno della coscienza pura, si deve cercare di assumerla in un altro dominio, quello delle energie materiali. Nel tempo l’originaria condizione esclusivamente spirituale degrada verso forme sempre più grossolane, fino a condensare matericamente nelle infinite e disparate forme viventi dell’universo. Letteralmente l’inverso dell’elevazione spirituale, noi non ci siamo evoluti dalla materia, piuttosto siamo scesi, ci siamo involuti dal livello della pura coscienza individuale. A questo processo creativo va aggiunto quello che Darwin e Wallace appurarono comunque sperimentalmente, ossia che gli esseri viventi posti in determinate condizioni mutavano, adattandosi e differenziandosi fisicamente per necessità, mettendo in rilievo una reale ed effettiva dinamica naturale e universale, alimentata dalla spinta atta alla promozione della vita, la sopravvivenza.

   A queste due modalità creative va affiancata e non trascurata l’opera di sperimentazione genetica sugli esseri viventi, umani e vegetali, descritta in tutti i testi dell’antichità, ad esempio in quelli dei Sumeri, nella stessa bibbia, oltre che nei Veda, a tal riguardo si è già accennato alle scoperte in campo paleo genetico, che mostrano evidenze ormai non più trascurabili. Chiuderei questo articolo con le parole dell’autore: se, seguendo la versione vedica, accettiamo che gli esseri umani, e le altre entità viventi, sono discesi, attraverso un processo di involuzione, da uno stato originale di pura coscienza, dove stavano in connessione col Sé cosciente supremo, allora dovremmo diventare interessati a quella che può essere chiamata ri-evoluzione, il processo per ritornare a quello stato originale.

Moscatello Giuseppe



1. Cremo, Michael A./ Thompson, Richard L., Archeologia proibita : storia segreta della razza umana, 2002 Roma.
2. P. Buffa, I geni manipolati di Adamo, 2015 Uno Editori.
3. Ne fa le spese l’incolpevole René Descartes che mai aveva separato il mondo materiale da quello spirituale, tant’è che scrive:” Con il termine Dio intendo una certa sostanza infinita, indipendente, sommamente intelligente, sommamente potente, e dalla quale io stesso, quanto tutto il resto che esiste – se dell’altro esiste – è stato creato”, da: Meditazioni metafisiche, 2001 Milano.
4. Malgrado l’uso indistinto nel testo del termine spirito, va posto un distinguo tra i termini anima e spirito: lo spirito è una entità individuale porzione dello Spirito Universale (Suprema Intelligenza Guida), l’Uno; l’anima è la condizione duale dello spirito, la incontriamo sia incarnata che disincarnata. Cfr. M. Vannini, Storia della Mistica Occidentale, 1999 Firenze.
5.  A riguardo della televisione, per gli esperimenti da lui condotti ma a pochi noti, va citato di diritto il Dott. Prof. Giuseppe Calligaris (1876-1944) neuropatologo, che ha speso l’intera esistenza per dimostrare il collegamento tra l’universo e il corpo, producendo una letteratura sperimentale enorme, cfr.: Calligaris Giuseppe, L'universo rappresentato sul corpo dell'uomo, 1937 Udine; oppure, La televisione degli astri: la luna, 1942 Brescia.
6. Ing. M. Todeschini (1899-1988) chiarisce magistralmente come nel piano mediano del telencefalo avvenga l’interfaccia tra le correnti eteriche scaturenti dalle terminazioni nervose, provenienti dai cinque sensi, e la psiche (anima). Ing. M. Todeschini, Teoria delle Apparenze, 1949 Bergamo.
7. Il concetto di materializzazione (ex nihilo) ossia l’etere che risuonando alle vibrazioni che giungono dai più remoti angoli dell’universo genera la materia sub atomica è una teoria proposta anche da Georges Lakhovsky (1869-1942) cfr. La nature e le sue meraviglie, 1938 Milano.



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