Evocazione o preghiera?



A volte si fa confusione o ci si fossilizza in maniera dogmatica sui termini, senza guardare un po' più a fondo e vedere quanto possono essere corrispondenti. Al di là di ogni strutturato schematismo, teologico o altro, vi è una perfetta concordanza tra il termine evocazione o preghiera.


Evocare significa, in termini strettamente magici, "chiamare" una determinata presenza trascendente sul nostro piano di realtà, concretizzarla. Ed è ciò che le antiche culture spirituali tradizionali facevano mediante una ritualità che intendeva ricalcare realtà cosmiche "trasferendole" sulla terra, oppure incarnandole in simbologie affidate alla comprensione intuitiva del principio rappresentato sinteticamente.

Nel vero suo significato la preghiera è proprio questo, anche se è stata alterata e per i più significa solo chiedere favori a qualche divinità. Ma in realtà dovrebbe essere un momento di comunione col divino, che può variare da cultura a cultura e da una corrente spirituale all'altra; il significato di base però è sempre quello, mutuato dall'antichissima applicazione di un principio universale.


Un'ottima illustrazione di tale concetto nelle sue modalità esecutive è quello del tennis: il colpo inferto dal giocatore infatti dipende da una serie di variabili, quali: la forza impressa alla palla dal giocatore avversario, l'angolazione della pallina al suo arrivo nel campo avversario,l'angolazione della racchetta del giocatore al momento dell'impatto con la pallina ed infine la forza con cui viene ribattuto il colpo, oltre che dalla posizione del corpo del giocatore e il suo posizionamento nel campo. 


A tutti gli effetti ciò corrisponde al secondo principio del moto secondo la fisica, che recita: "ad ogni azione corrisponde una reazione,uguale e contraria". 


E' facile capire che vi sono molte variabili inerenti la risposta a un'evocazione, una preghiera: in primis ovviamente la posizione interiore del soggetto, la forza con cui viene inviata la preghiera la condizione dello stato d'animo; ma anche variabili indipendenti da chi chiede,perchè come ben sanno gli astrologi, vi sono momenti favorevoli ed anche sfavorevoli, e "finestre di opportunità" in cui praticamente tutto è possibile. Ma anche l'energia del luogo in cui si evoca, e la preparazione o sacralizzazione dello stesso.


Viviamo all'interno di un complesso arazzo di cui certamente siamo una parte fondamentale; ma la vita ci insegna anche a "fluire" con le circostanze.

Simon Smeraldo


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