La morte, secondo Deepak Chopra e Gabriella Wittek



Per la maggior parte delle persone la morte rappresenta il momento in
cui la vita termina e il non conosciuto inizia.


Non è la morte che ci spaventa ma la sua inevitabilità.

Molti livelli di noi stessi non sanno niente riguardo l'estinguersi. I
nostri atomi sono vecchi di miliardi di anni e hanno ancora miliardi
di anni di vita.


Nel remoto futuro, quando saranno rotti in più piccole particelle, gli
atomi non moriranno ma verranno unicamente trasformati in una
differente conformazione di energia. Questo è creazione e distruzione
in perfetto equilibrio.


Gli atomi, già dall'inizio, non sono altro che trasformata energia.

La forza di gravità che mantiene il nostro corpo insieme non morirà mai.
L'idra, primitivo animale acquatico, è sempre in crescita da un lato
mentre muore dall'altro lato, e il suo corpo è totalmente rinnovato
ogni due settimane. Le nuove cellule prendono continuamente il posto
di quelle che stanno morendo.

Per il bene del corpo le cellule si auto distruggono  e questo accade
milioni di volte ogni giorno nel nostro maggiore organo, la pelle.
La pelle è un organo molto fragile e l'epidermide è composta di
cellule morte che sono sufficientemente dure da poter sopportare i
maltrattamenti che subiscono.

Queste cellule non periscono a causa del contatto con l'aria ma
vengono spinte verso la superfice dalle nuove cellule che si formano
continuamente e durante questo periodo accumulano una proteina che si
chiama keratina che si trova anche nei capelli e nelle unghie.

La keratina sostituisce la parte morbida delle cellule che così
diventano sempre più dure per poter proteggere tutto il nostro corpo.
Al contrario le cellule del cancro mettono in pericolo tutto il corpo
perché non sanno quando debbono morire.

(Citazioni da Deepak Chopra a cura di Roberto Anastagi) 





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.... Chi entra nell’interiore riceve, chi vive nell’esteriore, prende.
Quanto più l’uomo prende, tanto più diverrà povero. Questo avverrà al
più tardi quando la sua anima, in una successiva incarnazione, si
recherà in quei luoghi in cui un tempo la sua mancanza di amore e la
sua durezza di cuore hanno lasciato le loro tracce. (Commento mio: chi
oggi muore di fame, è perché in una precedente incarnazione era
benestante o addirittura ricco e non ha saputo comprendere e aiutare
quelli che non erano come lui).........


.... Alcuni si chiedono: che aspetto ha la dimora degli esseri
spirituali, là dove anch’io mi trovo e opero come essere puro? Dio,
nostro Padre, ci ha donato il Pianeta Terra, un pianeta meraviglioso,
un riflesso dei Cieli. Anche nei Cieli ci sono grandi giardini
meravigliosi. Pensiamo ai nostri giardini illuminati dal sole, con
alberi, rose e cespugli, in cui noi vediamo la luce e le ombre. Anche
nell’eterna Patria è così, ma le piante, i fiori, le erbe, ogni forma
di vita risplende di luce  propria attraverso il nucleo centrale. Nei
grandi parchi, soprattutto in quelli italiani, vediamo ponticelli su
piccoli corsi d’acqua. Anche nella grande Patria è così. Nell’eterno
Essere non esiste alcuna separazione, perciò non ci sono siepi o
recinti, tutto è il giardino di Dio, che include anche gli edifici
fatti di minerali preziosissimi di sostanza sottile, che risplendono
di luce propria. Gli esseri spirituali (che vi abitano - NDR) sono in
unità con tutto ciò che fluisce e ha preso forma.


Queste poche parole vi danno un’idea di ciò che ci aspetta
nell’aldilà, nell’eterno Essere. E tutto ciò che è di là, è stato
riprodotto, trasformato e reso materiale qui sulla Terra, affinché noi
uomini possiamo coglierlo con i nostri sensi. Ma se guardiamo in
profondità, e non solo superficialmente, l’involucro esteriore di ogni
cosa, sperimenteremo ciò che vive anche in tutte le forme materiali:
il Divino.


Alcuni pensano che nelle altre dimensioni tutto sia vuoto, deserto.
Non è così: c’è vita attiva, una vita nella Legge e con la Legge di
Dio; un creare e un operare conformemente alla Legge Divina. Infatti
il Creatore espira ed inspira continuamente, per cui le Sue opere di
creazione sono incessanti. Gli esseri spirituali danno forma e
modellano la Creazione in base alle loro mentalità. L’essere
spirituale ha Legge eterna compressa, perciò non ha bisogno di dire
“questo è mio”, poiché egli è l’erede dell’infinito e, come tale,
possiede tutto e può recarsi ovunque. Non deve andare qui o lì per
incontrarsi con il suo prossimo, perché tutto può compiersi dentro di
lui, grazie al principio della comunicazione divina, che esclude la
distanza, ossia il “qui e là”. Se prendiamo coscienza che tutto
l’infinito scorre in noi come luce e forza e che il nostro corpo
spirituale  è l’Essere compresso e che in ogni cellula dimora la forza
universale, Dio, allora sappiamo che Dio è in noi e noi siamo divini.

Tratto da “I grandi insegnamenti cosmici di Gesù di Nazareth, dati ai
Suoi apostoli e discepoli che erano in grado di comprenderli”, con
spiegazioni di Gabriele, la profetessa di Dio di cui Gesù disse:
“Avrei ancora molte cose da dirvi, ma non siete in grado di
comprenderle, ma quando verrà lo Spirito di Verità vi mostrerà la
Verità tutta intera” ... e questo avviene dal 1983 per mezzo di
Gabriella di Wuerzburg, la profetessa di Dio per la nostra epoca.


(Citazioni  da  Gabriele (Gabriella) Wittek di Wuerzburg a cura di Marco Bracci) 



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