Il risveglio della Coscienza

Il 2 ottobre del 1982 ci fu il Mahasamadhi di Muktananda, il mio Guru.



Alcuni giorni fa mi ha telefonato mio fratello Alessandro per invitarmi ad una celebrazione prevista a Macerata, nel centro di Siddha Yoga, per il 7 ottobre 2014 (ricorrenza lunare). Così ho pensato di parteciparvi anch'io. Qualcuno potrebbe chiedersi cos'è questo Siddha Yoga? Questo ovviamente è solo un modo di definire il risveglio dell'energia spirituale che spontaneamente avviene al contatto con un essere realizzato. In altre tradizioni questo “risveglio” è stato definito in modi diversi:
Spirito Santo, Satori, etc. Insomma è qualcosa che succede quando l'anima è matura a distaccarsi dall'illusione separativa. 


E' un fatto naturale allo stesso tempo “raro” e “misterioso”. Ad esempio quando successe a me, durante la mia permanenza in India nel suo Ashram nell'estate del 1973, a quel tempo ero reduce dall'attraversamento di tutta l'Africa equatoriale, in fuga dal mondo e da me stesso, e non sapevo nulla di risveglio della Coscienza. Allorché ebbi quella esperienza credevo di essere impazzito o che che ci fosse LSD nel cibo. 

“Ma la divina energia (Shakti) una volta risvegliata lavora incessantemente e permanentemente. Questa è l'Energia che sempre cresce, che sempre più manifesta la sua gloria. Energia divina è solo un altro nome per Volontà divina. Così meravigliosa è questa Energia che è perfetta in ogni sua parte come nella sua interezza. Una volta che la Coscienza è stata risvegliata gli effetti della Grazia si manifestano sino al compimento finale della totale liberazione."

Questo disse Swami Muktananda in risposta alla domanda: "l'effetto di Shaktipat è temporaneo o permanente?"  Ed  anche per me era importante sapere cosa stava succedendo.... 


Comunque per un maggior chiarimento su questo “processo” lascio la parola al mio Guru:


Domanda (Mrs. Salunkhe): Cosa si può fare per essere meritevoli di
ricevere Shaktipat? E come fa una persona a sapere quando l'ha
ricevuta?

Risposta (Baba Muktananda): Per ricevere Shaktipat uno deve avere la
necessaria qualificazione. Dopo tutto cos'è Shaktipat? Per molta gente
questa parola risulta strana. Shaktipat è Grazia, la trasmissione
della Grazia divina. Shaktipat, Grazia divina e Favore del Maestro
sono sinonimi. Per lo Shaktipat uno deve essere maturo per la Grazia
divina. Per ricevere il Favore del Maestro innanzitutto uno studente
deve rilasciare la sua propria grazia sul Maestro.

Il Favore del Maestro ovviamente scenderà naturalmente,
spontaneamente, sul discepolo. Ma allo stesso tempo il Maestro ha
bisogno della grazia del discepolo, in forma di maturità per lo
Shaktipat.

Non devi domandare per sapere se hai ricevuto la Grazia o no. Quando
prendi un raffreddore te ne accorgi da sola senza dover domandare a
nessuno, osservando i cambiamenti che avvengono nel tuo corpo. Se ti
ammali di dissenteria o qualche altra forma di indigestione, lo sai
direttamente da te. Se litighi con qualcuno, guardando le tue reazioni
mentali comprendi subito che la mente è diventata inquieta, che la
lite ti ha lasciato in uno stato confusionale e disturbato.

Allo stesso modo, dopo aver ricevuto Shaktipat, alcune cose avvengono
al tuo interno. Osservandoti  puoi capire da te che sei stata
benedetta dalla Shakti. Il momento che la grazia penetra in un
discepolo egli si sente completamente rinnovato. Kriya yogiche e
movimenti interiori iniziano a manifestarsi da soli. Questi movimenti
possono essere fisici o mentali, esterni od interni.

Come risultato dello Shaktipat due di queste cose possono avvenire. O
entri in una condizione di meditazione profonda, uno stato di totale
assorbimento, o la mente diviene talmente disturbata come non lo è mai
stata prima, e tu cominci a chiederti cosa mai è successo...

Dopo che la Shakti si è risvegliata, ogni giorno nuove esperienze
iniziano a manifestarsi automaticamente, ed in breve tu puoi affermare
che la tua vita è trasformata completamente. Uno yogi ottiene la
liberazione dopo aver ricevuto Shaktipat. Prima di Shaktipat uno
dipende dagli altri. Per apprendere un semplice pranayama devi andare
da un maestro. Per una ordinaria meditazione ancora devi contare su
qualche tecnica o su qualche insegnante. Ma dopo Shaktipat l'energia
(Shakti) lavora liberamente al tuo interno e non devi più andare in
giro per imparare tecniche da diversi istruttori, poiché varie forme
di pranayama etc. avvengono da sé e la meditazione segue
spontaneamente.

Dopo il risveglio della Shakti un cercatore è in grado di sperimentare
differenti stati, visitare diversi mondi sottili, come il paradiso,
l'inferno, il mondo dei morti e quello degli antenati, e tutti gli
altri mondi mentali di cui parlano le scritture. Tu puoi avere strane
visioni nello stato di veglia, nel sogno, o nel tandra meditativo
(stato fra il sogno e la meditazione). Queste visioni rivestono grande
importanza e sono molto utili alla comprensione della mente. Dopo aver
ottenuto il risveglio della Shakti il cercatore deve conservarla
amorevolmente, con riverenza, facendo di tutto per mantenerla attiva
dentro di sé. (Swami Muktananda – Satsang with Baba: 30 giugno 1972)

Traduzione di Paolo D'Arpini

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