Egitto antico ed i suoi misteri

 

L’Antico Egitto evoca una civiltà sviluppatasi in una sottile striscia di terra fertile che si estende lungo le rive del Nilo al confine con il Sudan sino allo sbocco del Mediterraneo e riconosciuta come Stato a partire dal 3300 a.C. sino alla conquista dei Romani. I primi insediamenti lungo il Nilo, sono molto antichi, e si calcola che l’agricoltura (in particolare la coltivazione di grano ed orzo), abbia fatto la sua comparsa in queste regioni intorno al 6000 a.C.

E’ la presenza del fiume che rende possibile la vita in una regione così desertica, è il motore primordiale che fa nascere la civiltà urbana e del suo persistere per quasi tremila anni. Le acque del Nilo con le loro piene annuali, non portano soltanto fertilità, ma anche distruzione se non vengono costantemente controllate, incanalate, imbrigliate  e conservate per i periodi di siccità. Proprio per questo nasce l’esigenza di avere uno Stato organizzato, la costruzione di dighe e canali collegate con le acque del Nilo, nasce così il primo Stato della storia, i nomos o distretti, i quali si scontrano ed alleano tra loro sino a formare  due regni, l’Alto Egitto a sud, costituito dalla valle del Nilo, e il Basso Egitto al nord costituito dal delta del fiume.
Nel 3000 a.C. sotto Menes, venne unificato un unico impero con un solo Re dell’Alto Egitto che inaugurò le trenta dinastie dell’Antico Egitto. Tra i monumenti più famosi, vi sono sicuramente le piramidi, tombe di sovrani dalla III alla XII dinastia. Le piramidi più famose si trovano a Giza, vicino alla moderna città del Cairo. La loro imponente presenza  testimonia la forte credenza religiosa  sull’oltretomba. La grande piramide conosciuta come Cheope,è l’unico monumento sopravvissuto alle sette meraviglie del mondo antico. 
L’Antico Egitto raggiunse l’apice  della sua potenza ed estensione territoriale nel periodo del Nuovo Regno, quando i confini dell’impero andavano dalla Libia, all’Etiopia al Medio Oriente. L’Egitto da sempre è considerata terra di grande fascino con le sue credenze e leggende sulle tombe dei Faraoni  e i misteri sulle piramidi, una cosa bisogna riconoscere con certezza a questo popolo, il loro grande impegno nell’anticipare la moderna civiltà, e la passione per la scrittura e pittura come mezzo di comunicazione tra i popoli.
Rita De Angelis

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