Nestlè, Ogm, abbandono dell'allattamento al seno... ed il vizio di comunicare


Paolo D'Arpini al computer

Ante Scriptum
“Il presidente della Nestlè, Peter Brabeck, rivolse qualche tempo addietro un appello all´UE perchè ammorbidisca le regole sugli organismi geneticamente modificati (OGM), per fare fronte alla crescita dei prezzi delle materie prime agricole: “Non si può sfamare il pianeta senza gli organismi geneticamente modificati” ha valutato in un dibattito sul Financial Times. “Abbiamo i mezzi per fare un´agricoltura di sostegno alla vita a lungo termine”, ha aggiunto, rammaricandosi della mancanza di coinvolgimento politico a favore degli OGM….. etc.”

In risposta alla Nestlè. Da parte mia, prometto che non mangerò più cioccolata Nestlè, da aggiungere alle altre decisioni già prese di smettere di fumare (la coltivazione del tabacco è uno dei maggiori inquinanti e distruttori del suolo), di non mangiar carne (la peggiore e più drammatica fonte di inquinamento), di bere pochissime bevande gasate ed acque minerali (la captazione nelle falde profonde distrugge le riserve idriche d’Italia), di non acquistare beni di sorta se non quelli riciclati e riattati, di non guardare e possedere un televisore né ascoltare radio, compact dischi e musica elettronica in generale (l’inquinamento acustico è uno dei peggiori rimbambimenti di questa società perversa), di non usare elettrodomestici inutili  (freezer, condizionatori, etc. che possono essere sostituiti da grotte e cantine fresche, etc.), rinuncio anche ad altri consumi elettrici vari  e posso rinunciare anche a viaggiare (soprattutto  in aereo e dir si voglia),  rinuncio all’acquisto di giornali e riviste (li reperisco usati al bar o dagli amici)…. ma come faccio a rinunciare al computer ed al telefono? 
Purtroppo se voglio scrivere questa lettera mi tocca avere almeno un vecchio computer (regalatomi da un amico e la linea telefonica per i collegamenti) altrimenti non avrei mai potuto scrivere… sono fregato dal vizio di comunicare….
Perdonami e grazie per avermi letto sin qui…

Paolo D’Arpini



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Commento di  Giovanni Malatesta: “Peccato che la Nestlé, che sembra tanto preoccuparsi delle sorti del mondo, sia ricordata come la responsabile di un vero e proprio disastro sanitario per la dissennata politica di disincentivazione dell´allattamento al seno presso le popolazioni dell´Africa e per la mancata informazione alle madre sui pericoli della diluizione con acqua non sterile, con drammatiche conseguenze sulla mortalità dei lattanti. Se qualcuno avesse poi dei dubbi sulla natura speculativa della crescita dei prezzi alimentari, questa notizia può essere un aiuto ad aprire gli occhi: mutatis mutandis, sembra ripetersi il clichet di Napoli, dove l'emergenza rifiuti diventa lo strumento per far accettare all´opinione pubblica i termovalorizzatori.”

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