La maledizione di Paparatzy.... e la vendetta dei fratelli maggiori




Da diversi giorni paparatzy ha annunciato le sue dimissioni da pontefice massimo, salvo ripensamenti. Egli  resterà in secondo piano, nascosto nel vaticano, per lavorare tranquillamente dietro le quinte. Il nuovo papa sarà uno dei suoi cardinali,  tra quelli eletti lo scorso anno e che fanno la maggioranza dei conclavisti. 

Da secoli un papa non si dimetteva ed alcuni analisti vaticanisti  fanno un paragone fra paparatzy e Celestino V  che fu il primo Papa che volle esercitare il proprio ministero al di fuori dei confini dello Stato Pontificio e il sesto ad abdicare (il 13 dicembre 1294) con queste motivazioni:   «Io Papa Celestino V, spinto da legittime ragioni, per umiltà e debolezza del mio corpo e la malignità della plebe [di questa plebe], al fine di recuperare con la consolazione della vita di prima, la tranquillità perduta, abbandono liberamente e spontaneamente il Pontificato e rinuncio espressamente al trono, alla dignità, all'onere e all'onore che esso comporta, dando sin da questo momento al sacro Collegio dei Cardinali la facoltà di scegliere e provvedere, secondo le leggi canoniche, di un pastore la Chiesa Universale.» 

Celestino era considerato un santo  che sempre rifuggì dalla pompa vaticana mentre il suo emulo, paparatzy, si prefigge di stabilirsi definitivamente in vaticano "celato al mondo" dice lui o "celato nel mondo"....

Sta di fatto che gli esoteristi d'accatto e gli indovini da bancariella hanno preso lo spunto delle  sue dimissioni per vedere in esse un segnale di imminente fine dei tempi, questo riprendendo anche  le previsioni sull'ultimo papa "nero" (che verrà) ed esaminando una serie di eventi ravvicinati che preoccupa la gente comune. Infatti qualcuno si chiede cosa stia accadendo realmente. Per alcuni le dimissioni del papa sono forse l'inizio di eventi pesanti che presto dovrà subire tutta l'umanità.

In questi giorni su internet viaggiano le ipotesi più variegate, da quelle fantapolitiche a quelle riflessive. Tra queste ne ho scelte alcune che  mi sembrano più realistiche.

Scrive Ennio La Malfa: "Fermo restando che non credo minimamente alle scuse sulle dimissioni del Papa legate alla stanchezza fisica e alla vecchiaia (tutti papi sono arrivati ad età venerande e non per questo si sono dimessi), optiamo invece per altre motivazioni.  

La prima ipotesi dice che sta per scoppiare uno scandalo epocale sul Vaticano a causa della pedofilia dei sacerdoti di cui il Papa ne sarebbe in parte complice avendo cercato di coprirla con ogni mezzo. 

La seconda, che per alcuni "illuminati" sarebbe la più reale, è che il Papa lo scorso anno è stato informato, da particolari "personaggi", su un evento catastrofico che tra breve colpirà la Terra (forse il vero Terzo Segreto di Fatima) e che per fronteggiarlo e poi gestirlo serve un papa con un coraggio particolare e dotato di un forte ascendente verso i fedeli e il Mondo intero."

C'è poi una terza ipotesi (da me formulata), quella economica, ovvero la lotta all'ultimo sangue per scardinare il potere finanziario vaticano condotta dai "fratelli maggiori" (gli stessi che controllano la finanza mondiale e tutte le banche centrali del mondo). L'unico potentato  autonomo è rimasto quello dello IOR vaticano, che gestisce buona parte di traffici illeciti e riciclaggio di denaro sporco, ed inoltre il vaticano è il maggior detentore mondiale di ricchezze in immobili e nasconde una quantità abnorme di oro e metalli preziosi sia nei sotterranei vaticani che in tutte le chiese del mondo. Una ricchezza che secondo i "fratelli maggiori" deve cambiar padrone, utilizzando la consolidata tattica del "divide et impera"... 

Il che significa che il vaticano sotto ricatto si frantumerà e le sue ricchezze passeranno di mano (nella rapaci mani di chi sappiamo). Una volta effettuata la rapina e screditato il potere di convincimento delle masse della chiesa cattolica, che ancora ha un certo peso, il dominio del mondo sarà cosa fatta....

Da non dimenticare però il vecchio proverbio: "Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi"... Staremo a vedere 


Paolo D'Arpini 


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